VIDEO | Cesarina Antonia Muto è deceduta all’ospedale di Catanzaro e la Procura ha aperto un’inchiesta. Il consulente legale della famiglia: «Indagini appureranno eventuali responsabilità»
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«I familiari sono stretti nel dolore, sono una famiglia molto unita, e si sono rivolti a noi per capire cosa è successo». A parlare è Giuseppe Cilidonio, consulente legale dello Studio 3A, a cui si sono rivolti i familiari di Cesarina Antonia Muto, l’imprenditrice di Isola di Capo Rizzuto deceduta il 29 settembre all’ospedale di Catanzaro, dopo essere rimasta gravemente ferita in un incidente stradale.
«La Procura di Catanzaro ha aperto un’inchiesta, con un procedimento penale nei confronti di ignoti – ricorda il professionista – al momento in ambito sanitario, questo perché sono intercorsi diversi giorni tra il verificarsi del sinistro e la data del decesso».
La donna si trovava ricoverata nel nosocomio catanzarese da quasi due settimane a cause delle ferite riportate nell’incidente stradale avvenuto sulla strada statale 106, in località Sant’Anna, nel quale era rimasta coinvolta anche un’altra vettura. Un impatto frontale, la cui dinamica è ancora da chiarire.
Cilidonio spiega che per ora «le indagini appureranno se ci sono responsabilità di carattere medico, successivamente, se così non fosse, si sposteranno sulla dinamica dell’incidente e su altre, eventuali responsabilità».
Cesarina Antonia Muto si aggiunge al lungo elenco delle persone che hanno perso la vita sulla strada della morte: «Conosciamo bene, purtroppo, la situazione della statale 106, siamo vicini – conclude il consulente legale - all’associazione Basta vittime sulla statale 106 e cerchiamo anche di sensibilizzare tutta l’opinione pubblica affinché questa strada riceva i giusti ammodernamenti».