Sono 63 le località rurali in 13 regioni che potranno fregiarsi del riconoscimento Spighe Verdi 2022 rispetto alle 59 dello scorso anno: quattro new entry, al netto dei 7 nuovi ingressi e, di contro, dei 3 Comuni non confermati, con il Piemonte che resta sul podio con il maggior numero a livello regionale. È il risultato della sesta edizione del programma nazionale della Fee - Foundation for Environmental Education, la stessa organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere.

Il premio è pensato per guidare i Comuni rurali a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che faccia bene all'ambiente e alla qualità della vita. Una partita giocata dalla volontà dell'Amministrazione comunale e dalla partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole. La Fondazione infatti, ha condiviso con Confagricoltura un insieme di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. 

Entrando nel dettaglio della classifica presentata oggi, dopo il Piemonte che ottiene il maggior numero di riconoscimenti con 10 località, segue le Marche con 9. Aumentano le Spighe in Puglia con 8 Comuni, seguita da Toscana e Calabria a pari merito con 7 e da Umbria, Lazio e Campania con 5 ciascuna. E se il Veneto vanta due località, una sola è in Abruzzo, Emilia-Romagna e Lombardia.

Spighe verdi in Calabria

Prodotti tipici, sostenibilità e innovazione in agricoltura, corretto uso del suolo e capacità di valorizzare con il turismo quel patrimonio di tradizioni che le comunità montane e contadine hanno preservato per secoli: ecco alcuni dei criteri che la FEE esamina ogni anno per assegnare il riconoscimento. In Calabria premiati 5 comuni del Cosentino: Crosia (new entry), Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro e Trebisacce; Sellia e Belcastro nel Catanzarese e Belcastro nel Reggino