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Serrata attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Stazione di Catanzaro Santa Maria che negli ultimi due giorni hanno messo a segno importanti risultati nel contrasto ai reati in genere e, in particolare, alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari dell’Arma hanno infatti passato al setaccio una vasta area nella zona sud del capoluogo, effettuando perquisizioni mirate nei confronti di soggetti di interesse operativo.
L’attività, condotta con il supporto di un cane antidroga proveniente dal Nucleo Carabinieri Cinofili di Vibo Valentia, ha consentito di trarre in arresto due persone per detenzione ai fini di spaccio: G.B., catanzarese cl. 91 residente in Trav. Emilia, trovato in possesso di 30 gr. di marijuana e 0,3 gr. di cocaina, nonché della somma di denaro di 775 euro in contanti; L.P. lametina cl. 88, domiciliata in viale Isonzo 222, trovata in possesso di 43 gr. di marijuana e 0,6 gr. di hashish. Nel corso delle attività i Carabinieri hanno anche accertato, all’interno delle abitazioni controllate, la sussistenza di allacci abusivi alla rete elettrica; in tale attività prezioso è stata la collaborazione dei tecnici Enel che hanno consentito di trarre in arresto per furto di energia elettrica ulteriori due persone, entrambe residenti in Traversa Emilia, che, secondo una stima, avevano, negli anni, usufruito gratuitamente di energia elettrica per un valore complessivo di 14.000 euro. Tutti gli arrestati, completati gli atti di rito, sono stati ricondotti presso le rispettive abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa delle udienze di convalida.
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L'attività posta in essere dalla Stazione di Catanzaro Santa Maria si aggiunge all’ulteriore servizio straordinario, effettuato pochi giorni fa in Via Germaneto dagli stessi Carabinieri della Stazione Santa Maria e dagli altri colleghi della Compagnia di Catanzaro, in esito al quale l’Arma ha tratto in arresto otto persone per furto di energia elettrica, con danno per Enel Spa stimato in oltre 40.000 Euro, e denunciato altre dieci poiché responsabili di aver occupato abusivamente altrettanti alloggi popolari dell’ATERP.