Nella nottata di ieri, nell’ambito di un servizio finalizzato alla prevenzione e al contrasto dei reati predatori, i carabinieri della stazione di Davoli, su segnalazione della centrale operativa della compagnia di Soverato, sono intervenuti nella stazione ferroviaria di S. Andrea Apostolo dello Jonio, ove, poco prima, un dipendente delle ferrovie dello stato aveva segnalato un furto di cavi in rame, nei pressi della linea ferroviaria.

 

A questo punto, i militari, dopo aver acquisito gli elementi essenziali del fatto, hanno iniziato a perlustrare accuratamente tutta l’area; dopo circa un’ora, percorrendo una strada parallela ai binari sita in località Vallone di Bruno, hanno incrociato un’autovettura condotta da un cittadino bulgaro, successivamente identificato in Lukanov Ihtiandar, 26 enne, che si presentava con gli indumenti e le mani anneriti ed emananti un forte odore di gomma.

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Pertanto, gli operanti, insospettiti dalla situazione, hanno sottoposto a perquisizione veicolare il mezzo, rinvenendo e sottoponendo a sequestro circa 5 kg di cavi in rame a matassa che presentavano dei segni di bruciatura e una serie di arnesi, quali cesoia, tenaglia con guaina isolante nelle impugnature, forbici, giratubi, cacciavite e taglierino. Le successive attività di ricerca hanno poi consentito di individuare nelle immediate vicinanze uno spiazzo caratterizzato dalla presenza dei resti di avvenuta combustione, oltre ad altri cavi con evidenti segni di bruciatura, pienamente compatibili con quelli asportati poco prima nei pressi della stazione ferroviaria di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio.

 

Alla luce di quanto emerso, è stato arrestato per furto aggravato e ristretto nelle camere di sicurezza della compagnia di Soverato. Nel pomeriggio di ieri, la 1^sezione penale del Tribunale di Catanzaro ha convalidato l’arresto, senza tuttavia disporre misure cautelari nei confronti dell'uomo.

 

 

l.c.