VIDEO | La manifestazione promossa dall'Amministrazione comunale e finanziata dalla Regione. Fragomeni: «Così riqualifichiamo anche alcune zone della città»
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Tre intere giornate di animazione, sport e informazione strettamente connesse con le priorità della città marinara di Siderno dove è già scattato il conto alla rovescia per il Festival del mare, la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale e finanziata dalla Regione per celebrare la bandiera blu. Il programma, pensato proprio per salutare il mese di agosto, periodo clou per le presenze turistiche nell’area Locride, intende coniugare il rilancio delle risorse marine partendo dalla conoscenza dell’elemento mare vissuto in tutte le sue affascinanti sfaccettature per sviluppare l’amore verso questa ricchezza da rispettare e valorizzare.
«La Regione ha dato un contributo in base ai comuni che sono stati insigniti Bandiera Blu – ha spiegato in conferenza stampa il sindaco Mariateresa Fragomeni - Saranno tre giorni di festa. La speranza è di poter attingere a nuovi fondi anche il prossimo anno. Presenteremo un nuovo progetto che ci permetterà anche di riqualificare alcune zone della città».
I must delle tre giornate lungo le quali si svilupperà la kermesse saranno lo sport, l’approfondimento delle tematiche legate alle prospettive di sviluppo del marketing turistico, il rilancio delle tradizioni locali, la rivitalizzazione del territorio, la riscoperta di antichi gusti e delle nuance artistiche del luogo. Già visibili sono i risultati dell’opera di restyling avviata in stretta collaborazione con le associazioni e la cittadinanza per allestire al meglio e recuperare l’area del quartiere Sbarre con un’azione dal basso di rigenerazione urbana.
«Abbiamo lavorato su un concetto di fondo – ha evidenziato il direttore artistico della manifestazione Ercole Macrì - perché questo quartiere ha una doppia vita: da un lato i marittimi, dall’altro i marinai e abbiamo provato a ricostruire il sogno di andare via da una situazione di difficoltà economica riproducendo i sapori da cui questa gente era partita. Bisogna puntare sulla qualità e sulle cose bellecercando di andare oltre la manifestazione e lasciare a questo rione una vera e propria seconda vita».