Sì ai rientri dei fuorisede. È questa una delle novità annunciate dal premier Giuseppe Conte nella serata di ieri nel corso della presentazione della fase 2 che partirà dal 4 maggio e che prevede un allentamento delle attuali misure.

E se da un lato esultano genitori, studenti e lavoratori costretti dal lockdown a vivere al Nord, dall'altro la presidente della Regione Calabria Jole Santelli proprio bene non sembra averla presa considerato che fino a pochi giorni fa parlava di una chiusura dei confini fino della Calabria fino a fine maggio.

 

«Dal governo via libera ad un nuovo esodo verso Sud. La dichiarazione di principio che fa divieto degli spostamenti interregionali viene smentita dalla norma di chiusura che consente il ritorno nel proprio domicilio, abitazione o residenza. Tradotto un ‘liberi tutti’ che va oltre i casi specifici» - scrive la presidente Santelli in una nota.

 

«Il governo si assume in pieno la responsabilità di un nuovo esodo verso Sud e dell’eventuale aumento di contagi che potrebbe derivarne.

Le misure di contenimento attuate dalle Regioni del Sud possono essere gravemente compromesse da questa decisione di autorizzare ritorni in massa da zone ancora con altissimi numeri di contagio.

È la terza volta che questo accade e le altre due volte le regioni sono state lasciate sole nella gestione dei ritorni».

 

La governatrice chiede dunque che «ora il Presidente Conte ed il suo governo si assumano la responsabilità piena delle loro scelte e da oggi adottino tutte le precauzioni necessarie affinché questi ritorni avvengano con le dovute precauzioni. Precauzioni che devono essere assunte in partenza e non scaricate sulle regioni di arrivo.

Noi adotteremo le misure di cautela di nostra competenza, ma deve essere chiaro che la norma apre ad un ritorno indiscriminato parlando non solo di residenza ma addirittura di domicilio ed abitazione.

Conte si assuma in pieno la responsabilità della scelta, ma soprattutto della gestione di questi ritorni».