Nelle prime ore della giornata odierna, a conclusione di complesse e laboriose attività d’indagine, supportate da intercettazioni telefoniche ed ambientali, protrattesi per oltre sei mesi e coordinate dal procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza e dal sostituto Enrico Barbieri, il commissariato di Taurianova e la Squadra Mobile di Reggio Calabria, unitamente a personale dei Commissariati di Gioia Tauro, Palmi, Villa San Giovanni, Cittanova e Polistena, del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno e con l’ausilio di unità cinofili e personale della Polizia Scientifica del Posto di Fotosegnalamento di Gioia Tauro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Palmi, nei confronti di 7 persone, ritenute responsabili, a vario titolo dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e cannabis).

Arrestate 7 persone con l'accusa di spaccio di droga

Destinatari del provvedimento restrittivo sono: Bruno Corica, di Taurianova il 28.03.1963, destinatario di custodia cautelare in carcere; Nino Tripodi di Palmi nato il 01.02.1964, destinatario di custodia cautelare in carcere; Benito Corica,di Oppido Mamertina il 20.03.1990 destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari; Salvatore Bambino di Taurianova il 18.03.1984, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari; Carmine Laurendi, nato a Scilla il 06.09.1980 e residente a Bagnara Calabra, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari; Antonio Carbone nato a Oppido Mamertina il 22.10.1992 e residente a Taurianova, destinatario di custodia cautelare degli arresti domiciliari; Maria Gioffrè nata a Taurianova il 28.02.1975 e residente a Palmi destinataria di custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Sgominata rete di spaccio della Piana di Gioia Tauro

Le indagini partite nel 2015 hanno permesso di disvelare una ampia, capillare e diffusa rete di spaccio di sostanze stupefacenti a cui si approvvigionavano i tossicodipendenti della Piana di Gioia Tauro. I reati di cui devono rispondere gli arrestati sono spaccio di stupefacenti.

Addestravano cani per combattimento

L'indagine ha portato anche al sequestro di sette cani di razza terrier che venivano utilizzati per i combattimenti. É stato sequestrato inoltre un consistente quantitativo di anabolizzanti che servivano per rafforzare la massa muscolare dei cani e renderli, dunque, più forti per i combattimenti, oltre a sostanze che venivano somministrate agli animali per aumentarne l'aggressività. I cani utilizzati per i combattimenti venivano ospitati in locali che sono stati posti sotto sequestro.


Dopo le formalità di rito gli arrestati sono stati tradotti nella casa circondariale di Arghillà e le proprie abitazioni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Palmi.