Lamezia Terme - Un ragazzo che tenta il suicidio per non essere riuscito a far fronte ai debiti per droga. Cittadini che stanchi di vedere nel loro quartiere, Capizzaglie, continui movimenti legati allo spaccio avvertono le forze dell’ordine e indicano quella casa da cui proviene un continuo via vai. E’ iniziata così l’indagine che ha portato questa mattina gli uomini del commissariato di Lamezia Terme, con l’apporto del commissariato di Paola, del reparto Prevenzione Crimine di Vibo e della Squadra Mobile di Bologna e mettere le manette ai polsi a sette persone. Si tratta di Luca e Danilo Torcasio, fratelli, della madre Teresa Estino, Luigi Notariani, Enrico Monterosso e Ubaldo Ciliberto.  Uno di questi è cugino della moglie di un Torcasio. Ecco perché, visti  i ricorrenti legami di parentela, l’operazione è stata denominata Drug Family.
Iniziata lo scorso giugno e terminata ad ottobre, l’operazione ha permesso di ricostruire un traffico di eroina e cocaina in cui un ruolo importante aveva anche la donna, madre cinquantottenne dei fratelli Torcasio. Luca Torcasio, su incarico del fratello Danilo che era ai domiciliari, raccoglieva il denaro frutto dello spaccio effettuato da Simone Torchia, Enrico Monterosso e Ubaldo Ciliberto. Ad procurarsi la droga provvedeva, invece, direttamente Danilo Torcasio che si riforniva, tra gli altri, da Luigi Notarianni.  
L’indagine ha accertato poi anche che il ragazzo che tentò il suicidio aveva ricevuto pesanti minacce da Luca Torcasio per i debiti di droga che nel frattempo erano però raddoppiati. Mentre la madre dei due fratelli rimproverava ai figli di essere andati a vivere da soli ma di continuare a spacciare in casa sua.