Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La piantagione, chiaramente opera di criminali particolarmente esperti nel settore della coltivazione e traffico delle sostanze stupefacenti, era situata in fondo a un canalone scavato dal torrente, posto scelto con particolare cura al fine di garantire le condizioni climatiche ottimali per la crescita intensiva della marijuana oltre ad ostacolrne l’individuaizone da parte delle forze di polizia.
Che la piantagione in parola fosse opera di mani esperte veniva confermato non solo dalla scelta oculata del luogo, ma anche dalla presenza di un articolato e complesso sistema d’ irrigazione nonche’ di un accurato sistema di “sorveglianza” semplice quanto efficace: infatti lungo l’unica via d’accesso erano situate diverse trappole come quelle spesso utilizzate dai cacciatori per segnalare il passaggio di animali di grossa taglia, in questo caso la presenza di eventuali intrusi.
A seguito della scoperta, i baschi verdi di catanzaro, reparti specializzati della guardia di finanza, operavano il sequestro di 410 piante di canapa indiana il cui valore, una volta tagliata e trasformata in sostanza stupefacente tipo hashish/marijuana, sarebbe stato di oltre un milione di euro.