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Prometteva dei posti di lavoro sulle navi mercantili e in cambio chiedeva un «contributo per la struttura» di 650 euro. A smascherare il «presunto» responsabile dello Slai Cobas Marittimi di Pizzo, Carmelo Furciniti, è stata la trasmissione “Mi manda Rai 3”, chiamata da un ragazzo il cui sogno di navigare e di vivere lavorando sulle navi è stato infranto da un signore per il quale vendere posti di lavoro pare fosse diventato un sistema consolidato.
«Per me è un fatto normale - il diretto interessato ha replicato alle domande del giornalista Rai - Io sono un sindacalista autonomo e quindi non ricevo alcuno stipendio mentre la sede la devo pure mantenere». Insomma, non l’ha fatto per lucrare bensì per «fare del bene a tanti ragazzi in cerca di un’occupazione in mare».
Una giustificazione che non ha convinto Mara Malavenda, della direzione nazionale dello Slai Cobas, che sempre in studio da Salvo Sottile, ha preso le distanze dal suo affiliato che «tra l’altro io non conosco. Nel giro di due settimane faremo chiarezza e tuteleremo la nostra immagine in tutte le sedi. Questa persona, per quanto mi riguarda, deve andare in galera».
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