VIDEO | Tra gli istituti citati nell'inchiesta del rotocalco di Rai 1 anche lo “Zagari-Milone” di Palmi, chiuso a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico, in seguito a un servizio del nostro network
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Cinque scuole calabresi in passato chiuse per i crolli nelle aule, oppure evidentemente insicure o non in regola con i permessi: racconta una condizione di grave degrado dell’edilizia scolastica regionale, l’inchiesta andata in onda nel rotocalco settimanale di Rai 1, Tv7.
l viaggio della giornalista Elena Stramentinoli, a cui è stato dato il titolo “Per chi suona la campana”, ha toccato diversi edifici sparsi nella regione e tra questi anche quello della “Zagari-Milone” di Palmi, chiuso a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico in corso, in seguito ad una inchiesta del nostro network. Questa scuola stava per riaprire i battenti, ma, 48 ore prima del suono del prima campanella - dopo quanto ha documentato la nostra testata - i vigili del fuoco effettuarono un controllo che comportò la dichiarazione di inagibilità della struttura, inducendo la dirigente scolastica a far cominciare le lezioni in un altro plesso.
«Una storia paradigmatica di indifferenza verso il tema delle scuole sicure – ha commentato nel servizio di Tv7, il nostro Agostino Pantano – perché a volte lo stesso mondo scolastico e i Comuni preferiscono chiudere un occhio pur di avere una scuola aperta purchessia». Pure chiusa, ma dal 2016, è un’altra scuola descritta nell’inchiesta Rai: la Tommaso Campanella di Gioia Tauro, tuttora sotto sequestro per via di un’indagine a seguito di un crollo che provocò 2 feriti e qui il Comune sta pensando alla demolizione. Dove invece le lezioni proseguono è alla “Don Milani” di Lamezia Terme, anche se secondo quanto ha riferito Felice Lentidoro – presidente di CittadinanzaAttiva – l’edificio sorge in una zona insicura, vicino ad un torrente a rischio alluvione. Riflettori puntati anche sul Liceo Gravina di Crotone, il cui dirigente scolastico ha descritto le difficoltà incontrate nel fare lezioni dentro due appartamenti trasformati da decenni in “scuola”. Alla Media Vico di Cosenza, infine, i recenti lavori di adeguamento si sono rivelati pessimi, tanto che un’ala della scuola è chiusa, anche in mancanza della certificazione antisismica.