Il sindaco di Castiglione Cosentino, già consigliere regionale, in disaccordo con la nuova ordinanza regionale ma si adeguerà. «La maggior parte dei piccoli accumulerà ritardi educativi e sarà arduo recuperarli»
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«Sottrarre ai bambini più piccoli altro tempo prezioso, continuare ad essere privati dalle tante esperienze indispensabili ad una crescita sana è il male maggiore. Perché i danni provocati dalla chiusura della scuola saranno irreparabili». Lo scrive in una nota il sindaco di Castiglione Cosentino Salvatore Magarò, già presidente della Provincia di Cosenza e consigliere regionale, in riferimento alla ordinanza emessa dal presidente f.f. della Regione Nino Spirlì con cui si è disposta la chiusura delle scuole.
Scelta non sarà indolore
«La didattica a distanza - aggiunge - non è stata e non è efficace, la mancanza di sostegno per bambini con difficoltà di apprendimento, la povertà, anche culturale, di certi contesti familiari esacerberanno le situazioni problematiche. E anche là dove avranno a disposizione tecnologia necessaria e genitori supplenti dei maestri, questa situazione non sarà indolore. La maggior parte dei piccoli accumulerà ritardi educativi. Sarà arduo recuperarli».
Frequenza a basso rischio
«L’eccesso di scrupoli paralizza. Non serve a nessuno, tantomeno ai bambini. Il rischio a scuola è uno zero virgola, cioè basso - scrive ancora Magarò - Bastano le solite precauzioni: educatori, insegnanti ed alunni hanno osservato tutte le regole, il personale ATA ha sanificato continuamente gli ambienti. Questi atteggiamenti, insieme alle attenzioni scrupolose dei genitori, non hanno consentito di far entrare a scuola il virus ed hanno sostenuto la mia decisione di non chiudere la scuola, uno dei pochi comuni della provincia, prima dell’ordinanza regionale».
Mi adeguo alle regole
«Comunque - conclude il sindaco di Castiglione - mi inchino davanti alle decisioni assunte dalla Regione e rispetto il pensiero dei non molti genitori che spingevano da tempo per la chiusura. Un bacio a tutti i nostri bimbi».