VIDEO | La decisione è attesa al termine della riunione dell'Unità di crisi e del confronto con i commissari straordinari delle Aziende sanitarie e ospedaliere in corso in queste ore alla Cittadella
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«Le scuole saranno aperte o chiuse in base ai dati che avremo a disposizione e soprattutto dalle condizioni di pericolo che il propafarsi delle varianti possono comportare per i calabresi».
Il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, adotta la linea della precauzione. E sullo scottante tema della nuova chiusura delle scuole si riserva di emanare una nuova ordinanza nelle prossime ore; al termine della riunione dell'Unità di crisi e dei confronti con i commissari straordinari delle aziende sanitarie e ospedaliere in corso in queste ore alla Cittadella.
Sanità ferita
«Non possiamo pretendere che una sanità già ferita sia poi costretta a trovare la soluzione di una invasione di contagi». A preoccupare è soprattutto la presenza delle varianti in Calabria, anche se i dati per ora sono tutt'altro che allarmanti. Il nuovo Dpcm dispone la chiusura delle scuole nelle regioni gialle o arancioni in cui i contagi superano i 250 ogni 10mila abitanti. E la Calabria ne solo 30 a settimana.
«Il Dpcm - ha rimarcato il presidente - lascia anche ai presidenti di Regione la facoltà di stabilire territorio per territorio quale potrebbe essere la migliore forma di contrasto».
I contagi nelle scuole
E per il presidente ff la migliore forma di contrasto è la chiusura delle scuole: «Credo che, fuori da ogni polemica strumentale, i luoghi di maggiore crescita e sviluppo delle varianti sono i luoghi dove vivono i più giovani, i luoghi di assembramento dei più giovani. Quello che non riesco a capire - ha aggiunto ancora - è il perchè ci scandalizziamo tanto per eventuali 15 giorni di chiusura delle scuole e non ci scandalizziamo del fatto che ci sono imprese, aziende e negozi che sono chiusi da quasi un anno e sono i genitori di questi ragazzini che stanno patendo la fame».