«Un'interlocuzione tecnica molto franca e positiva, preludio a diversi progetti che metteremo in cantiere ad inizio anno nuovo. È solo il primo di altri incontri già programmati per le prossime settimane». Lo afferma il vicepresidente della Giunta regionale della Calabria, Giusi Princi, ospite del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, negli uffici di viale Trastevere a Roma.

«Continua dunque - è detto in un comunicato dell'ufficio stampa della Regione Calabria - il percorso di armonica collaborazione tra Regione e Governo, sulla scia di quanto sin dall'inizio voluto dal presidente Roberto Occhiuto. Calabria al centro dell'agenda programmatica del Governo anche in tema di Istruzione e Formazione. Il ministro si è dimostrato entusiasta a collaborare per il rilancio della nostra regione - prosegue il vicepresidente - il cui valore delle risorse umane è ben noto al Ministero, come già ampiamente dimostrato in questi anni. Con lo staff del prof. Bianchi abbiamo già stabilito un percorso attuativo con la programmazione di incontri tecnici che coinvolgeranno anche il direttore dell'Usr della Calabria Antonella Iunti ed il capo Dipartimento Stefano Versari».

«È stata l'occasione - prosegue Princi - per porre l'accento sulle esperienze progettuali virtuose di tante scuole calabresi, su tutte il percorso di biomedicina, di cui sono state già poste le basi per una regolamentazione normativa. È stato un primo incontro dove abbiamo sviscerato punti di forza e punti deboli della Calabria spiegando la necessità di dare finalmente centralità alla nostra Regione, facendo squadra per intervenire sugli annosi problemi dell'edilizia scolastica, della qualità degli apprendimenti ostacolata dalle classi pollaio, dei presìdi educativi per l'infanzia (fascia 0-6 anni), dei nuovi Its che dovranno essere sempre più curvati sulle competenze tecniche e tecnologiche professionali di cui hanno bisogno le aziende del territorio regionale».

«Abbiamo affrontato anche - sostiene ancora Princi - la questione della maggiore digitalizzazione delle scuole, specie quelle dell'entroterra non raggiunte da banda, e quindi delle misure necessarie per ridurre i divari tra territori. L'obiettivo finale di tutti questi punti, a lungo termine, è evitare la fuga dei cervelli. Facendomi portavoce di tutta la Giunta Occhiuto ho detto al Ministro che è nostro dovere di Istituzioni dare ai giovani calabresi una scuola all'avanguardia nella qualità dei percorsi formativi, una formazione post-diploma che garantisca all'80% dei nostri studenti (come avviene nel resto d'Italia) un inserimento lavorativo dentro i confini della propria regione. Colmare il gap con le realtà del Nord non è impossibile. Abbiamo le capacità e le risorse umane. Ci serve solo l'aiuto del Governo per concretizzarle e metterle a frutto».