Più di cinquanta test sierologici su insegnanti e personale Ata al giorno. Proseguono a ritmo serrato nella sede della Protezione civile di San Pietro a Maida, nel Lametino, i controlli operati dall'Unità complessa di cure primarie per conto del Dipartimento di Prevenzione dell'Asp di Catanzaro diretto da Giuseppe Caparello.



Qui non risultano carenze di kit e tutto si sta svolgendo al meglio, una situazione che rispecchia quella della provincia di Catanzaro. Coloro che con l'inizio del nuovo anno scolastico dovranno lavorare nel comprensorio stanno diligentemente rispondendo alla chiamata volontaria e non risultano rifiuti.



Qualora, ci spiega il responsabile dell'Unità di cure complesse primarie di San Pietro a Maida Domenico Venturi dovessero esserci difficoltà da parte dei medici di base, la stessa Uccp invia negli studi i propri infermieri. Il tutto nell'ottica di rendere quanto più agevole e rapido il procedimento di controllo e mappatura del virus in vista dell'apertura delle scuole.



Un anno scolastico decisamente diverso quello che aspetterà personale e studenti tra un mese circa e che fa paura a qualcuno per le “continue incertezze”, mentre c'è chi afferma di non avere alcun timore. E San Pietro a Maida è da mesi in prima linea. Grazie allo schieramento di forze dell'Uccp e alla fattiva collaborazione che si è creata in questi mesi con il dipartimento, sono stati fatti  test sierologici al personale dipendente, tamponi per i rientri e anche per coloro che avevano frequentato le discoteche del catanzarese in cui venne riscontrato un positivo.

 

E qualche positivo tra i test sierologici effettuati c'è stato, ci spiega il responsabile dell'Uccp e immediatamente è stata messa in moto la macchina del Dipartimento di Prevenzione per valutare eventuali tamponi. Nessun intoppo, insomma, rispetto ad altri territori calabresi.