Saranno i singoli istituti ad organizzarsi ma il ministero dell'Istruzione chiarisce che si farà: «Necessario recuperare ciò che si è inevitabilmente perso da marzo a giugno»
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Partiranno da domani - in alcuni casi in presenza, in altri, per il secondo grado, a distanza, a seconda dell'autonoma scelta delle singole scuole - i corsi per i recuperi degli apprendimenti degli studenti. E proseguiranno anche durante i prossimi mesi, così come previsto dalle norme che regolano il nuovo anno scolastico, frutto della gestione del periodo di emergenza sanitaria vissuto dal Paese.
Nei giorni scorsi il ministero dell'Istruzione ha inviato alle scuole una nota di chiarimento nella quale ricorda tra l'altro che il recupero degli apprendimenti non è «un mero adempimento formale», ma nasce dalla «necessità di garantire l'eventuale riallineamento degli apprendimenti dato il particolare anno scolastico vissuto da marzo a giugno dai nostri ragazzi». Dall'1 fino al primo suono della campanella - precira il Miur - si potranno avviare i corsi anche perché i docenti sono già a scuola per l'attività ordinaria.
«Lo sforzo compiuto lo scorso anno scolastico è stato considerevole ed è stato per molti versi esemplare di come comunità educanti coese abbiano dato una pronta risposta alla necessità di garantire, seppure in una situazione drammatica, il diritto all'istruzione», ricordava la nota, «si tratta ora di recuperare ciò che si è inevitabilmente perso».