Il ministero dell'Interno dovrà consegnare al Tar del Lazio tutti gli atti che a fine anno scorso hanno portato allo scioglimento del Comune di San Giorgio Morgetopiccolo centro della provincia di Reggio Calabria per presunte forme d'ingerenza della criminalità organizzata. La decisione è contenuta in un'ordinanza istruttoria pubblicata nell'ambito di un ricorso proposto dall'Amministrazione pre-aspromontana, con in testa l'ex sindaco Salvatore Valerioti.

 

Il Tar, considerato che tutti i profili di legittimità dedotti dovranno essere approfonditi in sede di giudizio di merito, ha ritenuto che per tale approfondimento non possa «prescindersi dagli atti istruttori relativi alla procedura di "scioglimento" sulla base dei quali è stato emanato il provvedimento impugnato, che costituiscono provvedimenti la cui conoscenza in forma integrale è propedeutica alla delibazione da parte di questo giudice nonché alla piena difesa in giudizio dei ricorrenti nell'ambito dell'odierna controversia».

 

Da ciò, l'ordine all'amministrazione di depositare in giudizio «tutti gli atti e documenti in base ai quali è stato emanato il decreto di scioglimento del consiglio comunale di San Giorgio Morgeto tra cui, in particolare: la Deliberazione integrale della seduta del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2019; la 'Proposta preliminare' formulata dal Ministro dell'Interno e la correlata relazione istruttoria del 16 dicembre 2019; la Relazione del Prefetto di Reggio Calabria del 27 settembre 2019; il Verbale del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica di Reggio Calabria del 25 settembre 2019; la Relazione della Commissione d'indagine presso il Comune di San Giorgio Morgeto del 17 agosto 2019". Tre mesi di tempo sono stati concessi per il deposito; udienza di merito il 24 febbraio 2021».