«Lo studio e la valutazione per lo scioglimento dell’Asp di Catanzaro partono dalla nostra indagine ‘Quinta Bolgia’». Lo ha detto il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, a margine di una conferenza stampa su un blitz anti-‘ndrangheta, commentando con i giornalisti lo scioglimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per condizionamenti mafiosi disposto ieri dal Governo.

«Quello – ha aggiunto Gratteri - è uno spaccato molto importante, molto delicato, che dimostra la permeabilità della pubblica amministrazione, in un settore delicato qual è la sanità, da parte della criminalità organizzata. Sono lavori che non nascono per caso: diciamo che stiamo pian piano avanzando, portando un po’ di serenità alla gente». Gratteri ha quindi osservato: «Proprio per i risultati che stiamo ottenendo, invito la gente a continuare a venire a denunciare, a fidarsi di noi. Abbiamo riscontrato che molte persone stanno venendo a denunciare: ogni settimana dedico un pomeriggio a ricevere persone, usurati, estorti, c’è tanta gente disperata ed esasperata che si fida di noi, delle forze dell’ordine, della Procura distrettuale. Questo ci rincuora, per noi è la benzina nel moto che ci aiuta a fare di più e meglio, se possibile».  

 

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