In caso di necessità il prefetto potrebbe disporre un piano di intervento in supporto alla popolazione per evacuazioni o sgomberi. Per i soccorsi si userebbe il piazzale della sede del Comando militare
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«Siamo preoccupati per il protrarsi dello sciame sismico sul nostro territorio. Tuttavia, abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito al fatto che si tratti di una “situazione normale”, che non necessariamente evolverà in un terremoto di proporzioni maggiori perché, come sappiamo bene, un sisma non si può prevedere». Così, all'Adnkronos, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, in merito allo sciame sismico in atto nel Catanzarese. «Dal nostro canto, come Comune, stiamo procedendo a una ricognizione degli edifici scolastici e all'individuazione di eventuali punti di raccolta in caso di emergenza. Inoltre - continua Fiorita -, è operativo da lunedì scorso un gruppo di lavoro per l'aggiornamento del piano di protezione civile comunale, grazie a fondi messi a disposizione dalla Regione Calabria, e ci siamo attivati per la divulgazione più ampia possibile di materiale informativo ai cittadini».
«Valuterei in maniera estremamente positiva l'impiego dell'Esercito nel caso in cui dovesse verificarsi un'emergenza - aggiunge l'inquilino di Palazzo de Nobili in merito all'ipotesi attualmente al vaglio della Prefettura -, tuttavia voglio ribadire che stiamo monitorando la situazione e che finora non ci sono stati danni a persone o cose».
Un rafforzamento delle unità dell'Esercito italiano da impiegare sul territorio in caso di emergenza sisma è stato, in effetti, uno dei punti discussi durante il vertice di ieri in Prefettura, a Catanzaro, alla presenza del prefetto Castrese De Rosa, dei rappresentanti locali delle forze dell'ordine, del dirigente della Protezione civile della Regione Calabria, Domenico Costarella, del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giuseppe Bennardo, del sindaco del capoluogo e dei sindaci dei Comuni interessati dallo sciame sismico.
La proposta di un'implementazione della presenza dell'Esercito sul territorio riguarderebbe soltanto, da quanto si apprende, il verificarsi di una situazione emergenziale: in tal caso, il prefetto potrebbe disporre un piano di intervento a supporto della popolazione, in particolare durante eventuali operazioni di sgombero o di evacuazione.
Una delle ipotesi sul tavolo riguarda proprio l'utilizzo del piazzale antistante la sede del Comando militare per l'allestimento delle operazioni di soccorso alla cittadinanza. Il piano, da attuarsi come detto solo in caso di necessità, non ha a che fare con l'operazione Strade Sicure.