Intervento salvavita dei sanitari dell'elisoccorso di Cosenza nella giornata di venerdì scorso, 28 giugno, sull'alto Tirreno Cosentino. L'equipaggio, guidato dal medico rianimatore Pasquale Gagliardi, è decollato dalla base delle Cannuzze, per raggiungere Scalea dove un quarantenne milanese aveva perso i sensi durante una immersione nelle acque antistanti la Torre Talao.

L'uomo era sceso in mare con l'ausilio di bombole, a circa 15 metri di profondità, ed aveva perso i sensi. Recuperato da uno dei compagni con cui stava condividendo l'escursione, ha iniziato ad accusare malesseri tra cui nausea, vomito, dolori allo sterno.

Giunto sul posto, Gagliardi, che ha nel suo curriculum pure una specializzazione in medicina iperbarica, ha ipotizzato, assistito dall'infermiere Enzo Napoli, l'evoluzione di una embolia gassosa in conseguenza di una probabile discesa, o risalita, eccessivamente rapida. Ha quindi proceduto ad ossigenare il paziente per contrastare l'eventuale presenza di bolle da azoto nei tessuti e nel sangue. L'uomo è stato poi trasferito al policlinico di Messina, centro dotato di camera iperbarica per le urgenze. Però, poiché stava per sopraggiungere la sera, si è reso necessario spostarsi prima a Lamezia Terme per il trasbordo su un elicottero abilitato al volo notturno con il passaggio di consegne al medico Tiburzi ed all'infermiere Pisano. L'intero percorso è stato compiuto a volo radente, sempre per contrastare la diffusione dell'embolia. I sanitari dell'ospedale peloritano hanno poi confermato la diagnosi. La tempestività dei soccorsi si è quindi rivelata determinante.