VIDEO | Era stata allestita a Corigliano da due medici della Croce Rossa in servizio con l'Usmaf, poi era stata mandata in Sicilia. Oggi è rientrata nella nostra regione: rimarrà in banchina e si sposterà solo per l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri
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Torna in Calabria, dove era stata allestita, la nave quarantena che resterà a disposizione per gli sbarchi previsti sulle coste della regione, in particolare al porto di Roccella Jonica. La nave Aurelia targata Snav, da qualche ora ormeggiata al porto di Reggio, era stata allestita al porto di Corigliano da Vincenzo Romeo e Giusy Russo, medici della Croce Rossa in servizio con l’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) nella nostra regione. Subito dopo era stata dirottata per necessità verso la Sicilia dove già erano in servizio altre due navi. Adesso è tornata in Calabria, regione alla quale era destinata, e da oggi, ormeggiata al porto di Reggio, resterà a disposizione.
Sul posto, in questo momento, funzionari della prefettura e della guardia costiera e forze dell’ordine, unitamente al personale della Croce Rossa impegnato a bordo. Stante le sue dimensioni e la conformazione della rada del porto reggino, la nave resterà in banchina e si sposterà solo per l'imbarco e lo sbarco di passeggeri, ossia dei migranti risultati positivi al fine di ospitarli per il periodo necessario alla negativizzazione.
L’odierno approdo, avvenuto dopo lo sbarco di ieri a Messina degli ultimi migranti usciti dalla quarantena, rientra nel piano messo a punto dal ministero dell’Interno a seguito delle ondate di approdi che hanno interessato le coste calabresi, in particolare quelle reggine, nelle ultime settimane.
In particolare «per assicurare misure più incisive nella fase di primissima accoglienza nel territorio della città metropolitana di Reggio Calabria dei migranti sbarcati, la prefettura ha avviato, d’intesa con il ministero dell’Interno, alcune iniziative che si aggiungono alla costante attività di trasferimento dei migranti nelle strutture per la quarantena e sulle apposite navi», si leggeva in una nota del Viminale dello scorso 24 ottobre.
Tra queste misure, unitamente all’allestimento presso il porto delle Grazie di Roccella Jonica, a cura della Croce Rossa Italiana, di una tensostruttura con capienza di 150 persone e l’avvio di attività finalizzate alla ristrutturazione di un immobile da destinare alla primissima accoglienza sempre nel comune ionico, anche l’arrivo di questa nave quarantena.