«Ancora una volta, è la terza volta in pochi mesi, i giudici del Tar Calabria annullano un provvedimento dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ritenuto evidentemente illegittimo». È quanto si legge in un comunicato del Consiglio d'amministrazione del Sant'Anna Hospital di Catanzaro, in cui si rende nota la sentenza depositata oggi al Tar che si è pronunciata sul ricorso proposto dalla clinica privata. Il Sant'Anna aveva infatti impugnato la delibera dell'Asp - assistito dall'avvocato Alfredo Gualteiri - con la quale era stata negata la contrattualizzazione delle prestazioni per l'annualità 2020. 

Accreditamento

«I giudici del Tar chiariscono che va smentita la circostanza che la ricorrente fosse priva di accreditamento nel 2020 ed ancora come si evince dal dca del commissario ad acta, Guido Longo, alla scadenza del triennio ha avuto luogo un lungo iter per il rinnovo dell’accreditamento frastagliato da molteplici incombenti istruttori ed, è inoltre, un provvedimento idoneo a creare un’eccezionale saldatura con l’accreditamento antecedente, onde non penalizzare la struttura per un improprio prolungamento dell’iter procedimentale». Così si esprimono i giudici in maniera netta ed inequivocabile - si legge nel comunicato - sulla asseritaa mancanza di accreditamento ripetutamente sbandierata dall’Asp per evitare colpevolmente il pagamento delle prestazioni per l’anno 2020.

Cuore matto

«In relazione alla teoria messa nero su bianco dall’Asp con la delibera, oggi annullata, che in presenza di un’indagine la contrattualizzazione per l’anno 2020 resti sub judice, così recita la sentenza: anche la pendenza del procedimento penale risulta inconferente rispetto alla decisione assunta. In merito, infine, al mancato utilizzo dell’Utic anch’esso utilizzato dall’Asp per non procedere alla contrattualizzazione 2020, i giudici dopo averne motivato le ragioni così si esprimono: non è perciò consentito all’Asp addurre la pregressa inoperatività dell’Utic quale impedimento all’accreditamento e, di conseguenza, alla contrattualizzazione, perché ciò significherebbe disapplicare il Dca 43/2021, con evidente sconfinamento nelle competenze di altra autorità. Concludono i giudici scrivendo che: resta fermo il dovere dell’Asp di rideterminarsi in ordine alla eventuale contrattualizzazione della struttura ricorrente.

Contratto 2020

«Ciò detto e preso atto che le ragioni da noi sempre sostenute trovano adesso ripetuta “grazia” presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, ci attendiamo che l'Asp proceda tempestivamente alla soluzione della problematica per l’anno 2020, che come è facilmente comprensibile ha creato e continua a creare grave danno e pregiudizio a Villa S. Anna SpA, ai suoi dipendenti, ai collaboratori oltre che pregiudicare i livelli di assistenza sanitaria per i tanti pazienti che a causa di un prolungato atteggiamento ostativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro non riescono a curarsi.

Contratto 2021

È di solare evidenza che le istanze del Sant'Anna meritino maggiore attenzione presso gli uffici Asp e perciò attendiamo che i responsabili provvedano nel giro di pochissimi giorni a contrattualizzare la struttura anche per il 2021. Struttura che, a causa di un atteggiamento palesemente vessatorio, ha visto, fin dal 23 dicembre 2020, fortemente compromessa la propria attività con gravissimo rischio per la continuità aziendale».