La realtà, si sa, possiede anche un lato oscuro. E se è vero che la sanità calabrese vive momenti drammatici per la conclamata e patologica carenza di personale, è altrettanto vero che vi sono lampanti esempi di disorganizzazione e sprechi.
«Alcuni concorsi sono stati espletati in una logica che ci è sfuggita» - conferma il coordinatore dell'area vasta Catanzaro, Crotone e Vibo Cgil Medici, Ivan Potente. «Ben venga che tutti lavorino e tutti abbiano il personale addetto, ma se abbiamo delle urgenze in un determinato settore perchè si fanno concorsi in altri dove non esistono neppure i reparti? Ad esempio, l'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro ha assunto un buon numero di neurologi ma non mi risulta che la struttura di Neurologia sia ancora operativa».

 

La prassi è assai diffusa per la verità. E in riva allo Stretto ci si è perfino spinti fino a nominare il primario di un reparto nei fatti ancora inesistente. Abbiamo contattato il centralino dell'azienda ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli di Reggio Calabria e ci siamo fatti passare il reparto. Alla nostra richiesta di ottenere informazioni su un possibile ricovero ci è stato risposto: «Il reparto di Geriatria ancora non è stato aperto, a settembre». Eppure è lo stesso sito aziendale a dichiarare l'esistenza di un primario, evidentemente stipendiato, Vincenzo Nociti, alla guida di un reparto ancora in via di attivazione. 

Luana Costa