Si è riunito ieri al ministero della Salute, il Tavolo interministeriale di verifica del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Calabria dove è emerso che il deficit della regione Calabria supera i 160 milioni annui. Lo rende noto oggi il ministro della Salute Giulia Grillo che parla di «disastro disavanzo» ma sottolinea come si stia lavorando per il superamento dell'applicazione della norma sul blocco delle assunzioni. «In un mondo normale - afferma Grillo in una nota - quando spendi più degli altri dovresti poter offrire servizi migliori di come invece impietosamente le griglie Lea hanno certificato. La Calabria invece con il suo punteggio Lea di 136 è ancora ben lontana dal minimo livello accettabile che è di 160. Alla luce delle norme vigenti, ciò comporta il blocco del turnover del personale della sanità. Ma i calabresi - rileva - non possono continuare a pagare per la dissennata politica sanitaria degli ultimi anni. Non posso più permettere che, a causa dell'insana gestione delle Aziende del Servizio sanitario calabrese, dipendente in via esclusiva dalle scelte del governo regionale in carica che ha effettuato le nomine dei vertici sanitari in questi anni - avverte il ministro - i cittadini subiscano ulteriori carenze di personale nelle strutture sanitarie pubbliche, oltre a un aumento delle tasse insieme a una significativa riduzione della spesa per le cure e pesanti disservizi, con inaccettabile compromissione del diritto alla salute. Pertanto, sono già al lavoro - annuncia - per individuare con i ministeri di competenza tutte le soluzioni possibili, per evitare che i calabresi, incolpevoli, debbano continuare a pagare i costi dell'irresponsabilità politica del governatore Mario Oliverio e del management sanitario che egli ha nominato quando erano in carica i commissari e poi finanche confermato negli ultimi mesi».

 

Come già annunciato, sottolinea, «data l'insostenibile situazione di emergenza in cui versa la sanità calabrese, anche minata da infiltrazioni malavitose, il mio ministero ha già predisposto un apposito decreto, contenente misure per il pieno esercizio dei poteri sostitutivi al fine di tutelare i livelli essenziali di assistenza, e presto passerà il vaglio del Consiglio dei ministri».

 

Il ministro rileva inoltre come le «giustificazioni e le accuse nei confronti di questa Amministrazione del presidente Oliverio risultano contrarie al vero, propagandistiche e lesive della comunità locale, che ha il diritto di sapere chi e perché ha affondato la sanità calabrese. In particolare, appaiono perfino surreali le sue recenti affermazioni - rimarca - con cui egli ha negato, salvo poi ritrattare, la reale entità del disavanzo sanitario regionale. Continuare a illudere i calabresi - conclude - è una pratica riprovevole quanto inutile. Non consento che sulla pelle dei cittadini si faccia campagna elettorale e mi impegno per rimuovere le cause e gli effetti di quella pessima amministrazione pubblica che alla Calabria ha sottratto il diritto alla salute, costringendo tanti malati ai viaggi della speranza verso il Nord dell'Italia, con danno sociale e anche per le casse della Calabria stess».

 

LEGGI ANCHE: