«Non ho medici per garantire il servizio h24 nei due Pronto soccorso. Pertanto sono costretto a sopprimere il servizio h24 sul PS di Corigliano in quanto impossibilitato a rimediare personale adeguato a garantire lo svolgimento delle funzioni. Decisione sofferta ma improcrastinabile». È questo quanto scrive il direttore dell’unità di Chirurgia d’urgenza e Pronto soccorso dello spoke di Corigliano-Rossano, Natale Straface, in una (l’ennesima) articolata missiva diretta ai vertici dell’Asp di Cosenza e della direzione sanitaria, al prefetto di Cosenza, Paola Galeone, e al sindaco Flavio Stasi.


Un vero e proprio cadeau per il commissario ad acta per la Sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, che il prossimo venerdì 6 settembre sarà in visita a Corigliano-Rossano e sul territorio della Sibaritide per rendersi conto dello stato di salute della sanità pubblica. Non è la prima volta che accade di assistere a simili situazioni. Ma, oggi, le minacce che per settimane sono rimaste tali potrebbero concretizzarsi. Anzi, da quanto si apprende, il dispositivo Straface lo avrebbe già firmato e dovrebbe essere operativo già da giorno 6.


Ovviamente, da questo bailamme ne esce penalizzata la struttura del “Compagna” di Corigliano e questo perché – così come spiega lo stesso primario del Pronto soccorso – il “Giannettasio” di Rossano, pur essendo in emergenza d’organico, garantirebbe altri servizi come la guardia attiva notturna (che a Corigliano non c’è), la diagnostica radiologica completa ed il laboratorio analisi, oltre che la presenza di altre unità operative d’urgenza e di posti letto all’interno del presidio di primo soccorso.

 

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