Prosegue la polemica tra il ministro dell’Interno e lo scrittore napoletano. Ad un’apparente apertura l’esponente delle Lega fa seguire subito un tweet poco conciliante
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Non sembra placarsi la polemica innescatasi tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e lo scrittore Roberto Saviano. La vicenda si arricchisce di una nuova puntata, dopo le schermaglie dei giorni scorsi in cui l’autore napoletano aveva definito l’esponente della Lega “ministro della malavita”, dopo che lo stesso aveva messo in dubbio l’assegnazione della scorta a lui assegnata.
Mentre ai microfoni di Sky Tg24 al termine di un comizio a Siena, Salvini ha invitato «Roberto Saviano alla riconsegna in Calabria del prossimo bene sequestrato alla mafia, che diventerà un commissariato della Polizia», nello stesso momento scriveva su Twitter una frase che sembra aver ben poco di conciliante: «Saviano come Falcone e Borsellino??? Ma per favore».
Salvini ha inoltre ribadito di essere «il ministro di 60 milioni di italiani: io non guardo al colore politico, raccolgo insulti, bugie, minacce, infamie e menzogne».