Gli investigatori della Polizia di Reggio Calabria hanno notificato al sacerdote l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini nascono nel marzo scorso, quando la Polizia ferma il sacederdote 44enne in macchina in compagnia di un minore, in un luogo appartato.

Nel corso dell'interrogatorio seguente, il minore aveva dichiarato di aver conosciuto il sacerdote su una chat per omosessuali. Al magistrato ha poi spiegato di averlo incontrato mesi prima grazie a una applicazione che consente incontri occasionali. Il giovane non sapeva di trovarsi davanti a un sacerdote, che si presentava invece come ricercatore scientifico di Gioia Tauro. Con lui prima dell'incontro aveva concordato il compenso di venti euro per una prestazione sessuale, compiuta in macchina poco prima del controllo della Polizia.

Nei mesi seguenti gli approfondimenti della sezione specializzata nel contrasto ai delitti contro minori e reati sessuali, anche grazie all'apporto delle intercettazioni, permetteva agli inquirenti di confermare le dichiarazioni rese dal ragazzo. Nel corso della perquisizione dell'abitazione del sacerdote, sarebbero state anche sequestrate varie immagini e video a sfondo omosessuale, anche autoprodotti. Perciò il sacerdote è anche indagato per sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico e adescamento di minorenni.