Il Tribunale di Vibo Valentia si pronuncia sulle 338 le richieste di condanna formulate nello scorso giugno dal pool del procuratore Nicola Gratteri
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Sono 338 le richieste di condanna formulate nello scorso giugno dalla pubblica accusa, rappresentata dalla Dda di Catanzaro, e sulle quale si pronuncia oggi il Tribunale di Vibo Valentia (presidente Brigida Cavasino, giudici a latere Claudia Caputo e Germana Radice). Una sentenza molto attesa quella del maxiprocesso Rinascita Scott, che arriva a poco meno di quattro anni dal blitz del 19 dicembre 2019 che vide impegnati oltre 2500 uomini delle forze dell'ordine. Più di quattrocento (per l'esattezza 479) gli indagati, 438 i capi d'imputazione.
Il maxiprocesso | Rinascita Scott, sentenza storica: sgominata la ‘ndrangheta vibonese, boss e affiliati nella rete di Gratteri. Tutte le condanne
In abbreviato, a fine ottobre è arrivata la sentenza d'Appello: 67 le condanne su 74 richieste di pena formulate dall'accusa. Oggi, la sentenza del processo celebrato con rito ordinario, nell'aula bunker di Lamezia Terme. Il pool di Gratteri - al tempo procuratore di Catanzaro e oggi a capo dell'ufficio inquirente di Napoli -, a conclusione di una requisitoria durata tre settimane, a giugno ha chiesto in totale 4.744 anni e 10 mesi di reclusione. Pene pesanti, fino a trent'anni di carcere, non solo per vertici e sodali delle ndrine vibonesi ma anche per nomi "eccellenti" anche della politica calabrese. Fra tutti, l’ex parlamentare Giancarlo Pittelli, l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino, l’ex sindaco di Pizzo e presidente dell’Anci Gianluca Callipo.