Il più grande dopo il maxiprocesso di Palermo. Da Cosa nostra, quindi, alla ‘Ndrangheta. Il processo che non si doveva raccontare. Uno dei più grandi della storia giudiziaria (italiana e non solo) silenziato anche dalla grande stampa. Rinascita Scott diventa un format, di cronaca e di analisi, prodotto dall’azienda editoriale Diemmecom per LaC Tv e i diversi media del suo network.

Ideato e condotto da Pino Aprile e Pietro Comito, andrà in onda ogni venerdì sera sul canale 19 del digitale terrestre e contestualmente in streaming su www.lactv.it

Il programma sarà lo strumento attraverso il quale verrà aperta una finestra sulla società moderna condizionata dalla criminalità organizzata.

Prima puntata venerdì 23 aprile

Nella prima puntata ospiti Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo; Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; Giovanni Tizian, giornalista del Domani; Enzo Ciconte, tra i più grandi studiosi al mondo delle mafie; Michele Albanese, giornalista del Quotidiano del Sud e presidente del gruppo calabrese dell’Unione cronisti italiani; Pantaleone Sergi, già inviato di Repubblica.

«Rocco Chinnici – spiega Pino Aprile – disse che non sapeva quante generazioni ci sarebbero volute per far luce sulla mafia. Ero un giovane cronista, ma sono qui a raccontare come il nostro potere di conoscenza sulla mafia sia cresciuto di tantissimo e in pochissimo tempo. Se ci sembra più potente e sconfortante, è proprio perché ne abbiamo messi a nudo i livelli più alti, le connessioni con il potere politico, economico, la complicità con lo Stato, le ramificazioni nell'economia internazionale. È un puro inganno ottico: pensiamo di potere meno, perché ne sappiamo di più. Ma è così che la sconfiggeremo: il male odia la luce. Noi vogliamo accenderla in quel bunker».

«Non sarà un processo mediatico il nostro – dice invece Pietro Comito – Non faremo un processo al processo. Lo racconteremo e ci sforzeremo di tirarlo fuori dal cono d’ombra al quale pare sia stato rassegnato. Lo faremo attraverso i nostri ospiti. Lo faremo attraverso la voce dei protagonisti del processo. Lo faremo attraverso contenuti esclusivi. Lo faremo rispettando il diritto del Popolo italiano ad essere informato».