Soppressione del laboratorio analisi, della radiologia,  pediatria,  cardiologia, fisiatria, dell’ambulatorio ortopedico e forse anche della dialisi. Diventerebbe monco l’ospedale montano di Soveria Mannelli se tutti questi tagli venissero effettuati. Eppure, secondo il comitato pro ospedale del Reventino, il decreto presentato dal neo commissario alla sanità Massimo Scura in merito al riordino della rete ospedaliera al Tavolo Massicci, interverrebbe proprio in questo modo sul presidio.  


«Resterebbe  - secondo il movimento - solo la medicina con venti posti letto e poi una chirurgia in day e week surgery, funzionante cinque giorni a settimana appoggiata dal servizio di anestesia in forma di guardia attiva che darebbe il suo supporto anche al Pronto Soccorso». Inoltre, rimarrebbe in vita il servizio di oncologia per i trattamenti chemioterapici, l’emoteca e la farmacia interna.


Per il comitato pro ospedale del Reventino si tratta di un «un provvedimento capestro, che non riconosce la dignità dovuta al territorio montano». Sarebbe opportuno un intervento del Presidente della Regione Mario Oliverio, spiega il movimento, secondo cui il governatore in questo caso sarebbe stato scavalcato in barba all’autorevolezza che dovrebbe esercitare.


Oltre all’associazione, anche i sindaci del Reventino sono pronti a dare battaglia e chiedono di incontrare il commissario dell’Asp di Catanzaro e le rappresentanze politiche istituzionali, per poi convocare la conferenza dei sindaci e avere un incontro con Scura.