Un'impresa individuale con il relativo compendio aziendale, 12 immobili, rapporti finanziari e quote societarie per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, riconducibili a Domenico Musolino, 45 anni, imprenditore indiziato di contiguità alla ‘ndrangheta, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza.

I militari del comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro del patrimonio chiesto dalla locale procura della Repubblica.

I precedenti

La figura di Musolino emerge in diverse operazioni. È stato rinviato a giudizio nel processo Rupes per associazione per delinquere finalizzata al compimento di reati contra la pubblica amministrazione, concorso in turbata libertà degli incanti, con l’aggravante dalla finalità di agevolazione mafiosa; nell'operazione Camaleonte per concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, nonché per associazione per delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione mafiosa, mentre nell'operazione A ruota libera, è stato rinviato a giudizio, tra l’altro, per concorso in truffa aggravata ai danni di un ente locale e frode nelle pubbliche forniture, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, nonché per associazione per delinquere aggravata dalla finalità di agevolazione di associazione mafiosa.