Una concessionaria di auto, è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dell’Aggiunto Gerardo Dominijanni. L'attività, formalmente amministrata dalla moglie era, di fatto, gestita dal marito che era già destinatario di una misura di prevenzione per essere stato riconosciuto “organico” alla cosca reggina dei Labate.

A seguito delle indagini economico-patrimoniali nei confronti di due coniugi e della società, gli inquirenti hanno potuto constatare che la società, costituita nel 2013, altro non sarebbe stata che la naturale continuazione di una precedente attività, già gestita dal marito. Quest’ultimo, sostengono i militari, avrebbe indicato fittiziamente la consorte come amministratrice per aggirare i vincoli della legge antimafia a cui è sottoposto.


Contestata dai finanzieri, dunque, “l’amministrazione esclusivamente cartolare” della moglie, per via dei limiti imposti al proprio coniuge dalla normativa antimafia. È scattato inoltre il sequestro per la società ed il relativo compendio sociale stimato in circa 300 mila euro, composto da un nutrito parco auto tra cui vetture di lusso come una Jaguar e una Mercedes. Sigilli anche alle disponibilità finanziarie dei due coniugi.