La benemerenza gli era stata conferita dal sindaco Giuseppe Falcomatà il 20 agosto del 2020. Adesso la procedura inversa per motivi di particolari gravità
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È in moto da parte del Comune di Reggio Calabria la procedura per la revoca della cittadinanza onoraria al presidente della Reggina, Luca Gallo. La notizia sull’arresto del massimo organo amaranto, a seguito dell’indagine della Guardia di finanza, ha suscitato molto clamore. A rendere ancora più amara la notizia, al di là dei profili penali, c’è la ferita di una città che si sente tradita. Tradita ancora un volta, con un sindaco sospeso e rettore sotto indagine.
Al presidente Gallo la città era grata per aver risollevato il mondo calcistico, portato in alto il nome della Reggina, quello stesso nome che adesso (nonostante la società sia risultata estranea alle vicende penali) subisce un inevitabile colpo d’immagine.
L’arrivo a Reggio, la parabola della grandezza, la B e la promessa della massima serie, avevano fatto sperare in un futuro, non solo calcistico, migliore per tutti. Il nome della Reggina in alto e con esso la città. Da qui l’idea, meno di due anni fa, di omaggiare Gallo con il più alto riconoscimento tributato dall’amministrazione reggina: la cittadinanza onoraria.
E il 23 agosto del 2020, fu il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà a conferire la cittadinanza onoraria al presidente Luca Gallo, con queste motivazioni: «Per gli importanti traguardi che grazie al suo impegno e alla sua passione, sono stati raggiunti dalla squadra di calcio cittadina della Reggina; per aver portato la Reggina alla promozione al campionato di calcio di serie B, ridando ai tifosi e alla cittadinanza tutta, da tempo in attesa di tale promozione, enorme entusiasmo nei confronti di una squadra che da sempre rappresenta un simbolo di appartenenza per tutta la comunità cittadina; per la dedizione e la determinazione di un uomo che ha scelto di investire tutte le sue energie nei valori dello sport e nel territorio della Città di Reggio Calabria, credendo nella squadra cittadino e innescando, insieme al ritrovato entusiasmo per la Reggina, un percorso di riscatto sociale e di sviluppo economico del territorio, da cui è scaturita anche la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro».
Il procedimento di revoca
Il regolamento per la concessione di benemerenze, è stato approvato con delibera consiliare n. 8 del 10 marzo del 2015. L’articolo 2 al comma 4 chiarisce che «Le benemerenze sono revocate per indegnità o al verificarsi delle condizioni previste alla lettera c del comma 2, ossia nei casi previsti dagli articoli 28 e 29 del codice penale (interdizione perpetua o temporanea pubblici uffici e Casi nei quali alla condanna consegue l'interdizione dai pubblici uffici)». Ed è proprio l’indegnità a caratterizzare il caso di specie.
La cittadinanza onoraria viene deliberata dal consiglio comunale, a maggioranza assoluta (così l’articolo 3 del regolamento) dei consiglieri assegnati, previa acquisizione del parere della commissione statuto e regolamenti, il cui voto favorevole permette discussione e voto in consiglio. di seguito la proposta di conferimento spetta al sindaco o a un quinto dei consiglieri comunale.
Lo stesso regolamento però non specifica la procedura inversa, cioè la revoca. Possiamo ipotizzare che, il Sindaco, sentita la Giunta, possa chiedere al Consiglio la revoca con voto di maggioranza della cittadinanza onoraria per motivi di particolare gravità (come nel caso di specie). Sappiamo di certo che il sindaco facente funzioni, Paolo Brunetti, è al lavoro ed il meccanismo di revoca è stato già avviato.