Basta coprifuoco, con questo slogan esponenti locali del partito di Giorgia Meloni e molti giovani sono scesi in piazza anche a Reggio Calabria per manifestare contro una misura non ritenuta necessaria e risolutiva e che invece sta evidenziando tutto il fallimento della gestione della pandemia.

In piazza Italia, Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia, hanno inscenato un sit-in animato da diversi interventi e culminato nell'accensione simbolica delle fiaccole. Presenti tanti giovani, anche provenienti dai circoli della Provincia reggina.

«Il coordinamento reggino del partito sta dando seguito anche in riva allo Stretto alla mobilitazione avviata da Fratelli d'Italia sul territorio nazionale. A muovere la nostra protesta è la convinzione che il coprifuoco sia una misura irragionevole capace solo di aggravare oltremodo un’economia già debole e da tempo in crisi. Non c'è, altresì, alcuna evidenza scientifica che testimoni quanto questo provvedimento sia effettivamente in grado di contrastare la pandemia», ha evidenziato Pasquale Oronzio, vice commissario Fratelli d'Italia Reggio Calabria.

«Il dissenso verso questa misura che non riteniamo utile e che, come dimostrano i dati, si sta rivelando soltanto dannosa per la nostra economia è molto forte. Riteniamo, pertanto, doveroso dare un segnale alla società civile e ai giovani che in questo contesto, complicato anche dalla pandemia, devono comunque costruire il loro futuro», ha dichiarato Giuseppe Vacalebre, presidente Gioventù Nazionale Calabria.

Attività sono state messe in campo anche dai rappresentanti in seno al Civico consesso reggino. «Contrariamente alle altre regioni d'Italia, la Calabria alterna i colori rosso e arancione, continuando a subire un blocco permanente delle attività produttive e un durissimo colpo alla sua già precaria economia. Senza interventi alternativi e di sostegno, le ricadute saranno ancora più devastanti. Per questa ragione, come Fratelli d'Italia, in Consiglio Comunale abbiamo presentato alcune mozioni per chiedere riaperture e sostenere i settori dei Trasporti, della Scuola, delle Attività Produttive», ha sottolineato Demetrio Marino, capogruppo Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Reggio Calabria.

Il coprifuoco in particolare continua, ormai da oltre un anno, a mettere in ginocchio gli stessi settori, come quello della ristorazione e del turismo, con l’aggravante che la mancata messa in campo di altre soluzioni, complice anche l’osservanza di diktat europei, rischia di precludere anche la prossima stagione estiva.
«Non capiamo perché la chiusura non possa essere graduale e proporzionata e perché questa misura debba essere radicale. Un ristorante con una capienza di 100 persone potrebbe lavorare con la metà dei clienti, rispettando tutte le normative anti covid e dunque restare aperto», ha evidenziato il consigliere metropolitano in quota Fratelli d'Italia a palazzo Alvaro, Rudi Lizzi.

Sulla sproporzione della misura fa eco anche Luigi Catalano, coordinatore del movimento Nuova Italia Unita affermando che «per l'ennesima volta si colpiscono i deboli e che le attività produttive avrebbero dovuto essere destinatarie di una più adeguata attenzione».