Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Si è chiuso con due condanne pesantissime il processo “Deus” condotto contro la cosca Crea di Rizziconi. Il Tribunale di Palmi ha inflitto 20 anni di carcere a Teodoro Crea e 19 anni e 8 mesi a Giuseppe Crea. L'inchiesta, messa in piedi dalla Dda e dalla Squadra mobile reggina, è nata dalla denuncia dell'ex sindaco Antonino Bartuccio che si è opposto al potere criminale della 'ndrina. Stando alla sentenza di primo grado le sue dichiarazioni sono state ritenute valide e credibili.
Oltre alle condanne dei due Crea, il Collegio ha comminato 2 anni e 4 mesi di detenzione a Maria Grazia Alvaro e 3 anni a Domenico Russo. Gli assolti invece, sono sette. Si tratta di Girolamo Cutrì, Antonio Crea, Domenico Crea, Marinella Crea, Giuseppe Lombardo, Osvaldo Lombardo e Vincenzo Tornese.
L'indagine “Deus” nasce nel 2010 all'indomani delle elezioni comunali. La nomina a primo cittadino di Bartuccio si incastrerà in un periodo di vuoto di potere a Rizziconi. La cosca Crea proverà a impossessarsi del Comune ricorrendo sia ad una serie di atti intimidatori che all'isolamento del sindaco attraverso le dimissioni “pilotate” di alcuni consiglieri comunali.
Per i pm Alessandra Cerreti e Luca Miceli-che hanno curato l'inchiesta- la 'ndrina voleva annullare l'azione politica di Bartuccio con un vero e proprio isolamento politico. Ma Bartuccio non si è piegato al volere del clan e ha denunciato tutto. I Crea sono tornati in carcere e adesso- con la sentenza del Tribunale- la “triste” parentesi della vita pubblica di Rizziconi si è chiusa con due condanne “pesantissime” per due dei principali esponenti del clan mafioso.