VIDEO | L'ennesimo incidente stradale ripropone il tema della sicurezza sulla provinciale che collega Vibo a Tropea. Il sindaco di Zungri si appella a prefetto e presidente della Provincia affinché intervengano concretamente: «Basta morti»
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Che sia una strada pericolosa lo testimoniano i fatti. Le tante lapidi ai bordi del tracciato. Il 12 febbraio del 2019, su questa maledetta arteria, un giovane di Tropea perse la vita.
Sabato scorso, sulla stessa provinciale 17, l’ennesimo incidente stradale. Questa volta non c'è scappato il morto, ma c'è mancato davvero poco. Ad avere la peggio il conducente di una delle due auto coinvolte nel sinistro, un uomo di Zungri, che ha riportato diverse fratture e contusioni interne ed ora si trova ricoverato in terapia intensiva.
Una strada pericolosissima, densamente trafficata. Collega Vibo Valentia a Tropea attraverso l'altopiano del Poro. Si interseca con i centri di Zungri, Spilinga, Ricadi. Manca la segnaletica orizzontale , sbiadita dall'incedere del tempo, manca l'illuminazione.
E di notte, il tratto diventa spettrale. Le uniche luci provengono dai due cartelli posizionati in entrambe le direzioni. Non c'è neppure un cartello ad indicare il limite di velocità. Non c'è nulla che dissuada gli automobilisti. E di giorno non va meglio. La mattina presto c'è anche la nebbia a limitare la visibilità.
Sul posto, per un sopralluogo, il sindaco di Zungri Franco Galati, che nelle scorse ore ha scritto al prefetto Francesco Zito e al presidente della Provincia Salvatore Solano per invocare la messa in sicurezza dell'arteria. «Esiste da anni un progetto per una rotatoria, ma la Provincia non lo ha ancora realizzato per assenza di risorse». Non c'è più tempo da perdere. Su questo incrocio sono morte cinque persone. Le numerose lapidi lungo il tragitto sono la tetra testimonianza di altre vite tragicamente spezzate. «Nella nostra provincia - afferma il sindaco Galati - non c'è solo l’emergenza Covid, che è grave e va contrastata, ma abbiamo un'altra emergenza, la viabilità, che provoca incidenti stradali, spesso mortali». L'appello del primo cittadino del centro del Poro è rivolto principalmente al Presidente della Provincia: «Basta morti, basta feriti, è tempo di agire»