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ROMA - Nella capitale con dieci pullman messi a disposizione dai sindacati di categoria. Sono partiti da Reggio, Rende, Catanzaro e Cosenza i 500 lavoratori dei call center calabresi che hanno sfilato per le vie di Roma insieme ai loro colleghi di tutta Italia. Protestano contro gli appalti dei servizi gestiti con la logica del massimo ribasso e contro i piani di delocalizzazione attuati da molte società che prevedono il trasferimento delle sedi operative in altri paesi europei dove il costo del lavoro è molto più basso che nel nostro. Sono seimila gli operatori che operano nei call center attivi in Calabria. I sindacati chiedono al Governo una norma che tuteli gli attuali livelli occupazionali. Alla manifestazione hanno partecipato le delegazioni di otto aziende calabresi: Infocontact, Abramo CC, Yope, Planet, Visiant, Almaviva, System House, Call&Call.