Sarà un Pronto soccorso speciale, essenziale come quello che gestisce le prime cure in casi di emergenza ed urgenza, con la differenza che ad operare saranno gli psicologi. Già, perché ci sono situazioni in cui il bisogno di assistenza psicologica è forte, così come forte è la necessità di avere qualcuno che “i mostri” della mente li sappia leggere ed interpretare, per poi sconfiggerli definitivamente.

Iniziativa unica nel Sud

Prima iniziativa in tutto il Sud, prende così forma l’idea di un disegno di legge attorno al quale si sono uniti l’Associazione unitaria psicologi italiani (Aupi), guidata dal segretario generale Mario Sellini, la sezione regionale della stessa coordinata da Armodio Lombardo e l’Ordine degli psicologi della Calabria, presieduto da Franco Campolo. Un disegno di legge nato dietro input del consigliere regionale Giuseppe Pedà, componente della III Sezione Sanità, deciso ad attivare le giuste sinergie per «garantire ai cittadini calabresi e agli operatori sanitari, nonché a tutte le persone che versano in una condizione di emergenza psicologica, un supporto valido e concreto.

Il progetto

Il punto di partenza, sulla scorta di modelli già ampiamente collaudati, soprattutto oltre oceano, sarà la gestione del trauma vicario, ossia quella condizione limite che rischia di portare medici del pronto soccorso, soccorritori, rianimatori, personale ausiliario ed infermieristico ad un cambiamento dei propri schemi cognitivi, un cambiamento in maniera negativa e tale da non riuscire più a gestire con la dovuta fermezza il coinvolgimento empatico con le esperienze traumatiche dei pazienti.

 

Dunque, si partrà proprio con la preparazione degli operatori sanitari affinché padroneggino una migliore gestione dello stress legato a situazioni critiche, contenendo le conseguenze negative dell’impatto emotivo per loro stessi oltre che per i pazienti e i loro familiari. Altro fine sarà la gestione dell’emergenza a contatto con il personale medico ed infermieristico, e in ultimo, ma non per importanza, la presa in carico degli utenti coinvolti con un contestuale sviluppo di una comunicazione specifica».

 

Psicologi in ascolto in ospedale ed agli sportelli

Sul piano dell’operatività, si provvederà a garantire «la presenza di uno psicologo negli ospedali nei weekend, nonché l’assistenza in caso di emergenza». Successivamente, la figura dello psicologo sarà integrata al lavoro quotidiano dei medici e degli infermieri ed negli sportelli di ascolto rivolti soprattutto ai giovani e alle donne vittime di violenza.

 

La commissione Sanità ha già audito parte delle organizzazioni e delle associazioni interessate, alle quali spetterà il compito di delineare il disegno di legge che, se approvato, consentirà a cittadini e operatori calabresi di usufruire, gratuitamente, di un progetto che guarda al benessere e alla persona prima di ogni cosa.