L'operazione aveva coinvolto anche dipendenti comunali, imprenditori, avvocati, esponenti delle forze dell’ordine e dipendenti della Regione Calabria
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Requisitoria in Corte d’Appello, a Catanzaro, da parte della Procura generale nel processo di secondo grado nato dall’operazione antimafia della Dda denominata "Imponimento", scattata nel luglio del 2020. L'accusa ha chiesto la condanna per 67 imputati, giudicati in primo grado attraverso il rito abbreviato che è valso loro lo sconto di pena pari ad un terzo.
’Ndrangheta | Inchiesta Imponimento, clan vibonesi e lametini in Appello dopo la pioggia di condanne in primo grado - NOMI
Sul banco degli imputati esponenti dei clan di Filadelfia, Lamezia Terme, Curinga, Vibo Valentia e Sant’Onofrio, ma anche dipendenti comunali, imprenditori, avvocati, esponenti delle forze dell’ordine e dipendenti della Regione Calabria. Fra loro il boss di Filadelfia Rocco Anello, 61 anni (già condannato in via definitiva in altri procedimenti) per il quale è stata chiesta la condanna a 20 anni di reclusione. Fra gli imputati principali anche l’imprenditore Daniele Prestanicola di Maierato (condannato in primo grado a 16 anni e 2 mesi), e Angela Bartucca (chiesta la condanna a 12 anni), moglie di Rocco Anello.
Imponimento: gli affari dei boschi, spartizioni e dissidi tra gli Anello e i Vallelunga
Parti civili nel processo i ministeri dell’Economia e dell’Interno, l’associazione antiracket di Vibo Valentia e i Comuni di Filadelfia, Curinga, Polia, Francavilla Angitola, Monterosso, San Nicola da Crissa, Pizzo, Capistrano, San Pietro a Maida, Cortale, Maierato, Chiaravalle Centrale, Maida, Cenadi, Sant’Onofrio, Vibo Valentia.