Secondo il tribunale del lavoro che ha annullato il licenziamento di Angelo Giuseppe Bastoni la ragazza avrebbe mentito. Il docente era assente da scuola per malattia dal 31 gennaio 2022 al 27 marzo 2022
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«Il professore Bastone e la studentessa non si sono mai incontrati a scuola». È quanto si legge nelle motivazioni alla sentenza con la quale il tribunale di Cosenza ha reintegrato il professore Angelo Giuseppe Bastoni nel liceo Valentini-Majorana di Castrolibero il 22 febbraio scorso.
Si tratta del caso delle presunte molestie, seguite da minacce, da cui partì la protesta degli studenti della scuola superiore, le cui attività scolastiche si erano fermate per oltre due settimane.
Le motivazioni sono vergate dallo stesso giudice, Vincenzo Lo Feudo, che ha aveva emesso la sentenza di annullamento del licenziamento nei confronti dell’insegnante permettendogli di tornare a scuola.
Il giudice Lo Feudo ritiene che la ragazza abbia mentito sulla scorta di un documento inequivoco: il professore Angelo Giuseppe Bastone era assente da scuola per malattia senza soluzione di continuità dal 31 gennaio 2022 al 27 marzo 2022. Ragion per cui l’incontro riferito dalla ragazza nei primi mesi del mese di febbraio 2022 non c’è mai stato. E qui il giudice “bacchetta” anche gli ispettori del ministero della Pubblica istruzione. «Sarebbe stato onere del ministero proporre querela di falso (il documento è intestato “Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, Istituto Istruzione Secondaria Castrolibero IIS – Castrolibero”)».
«Il Ministero, inoltre, avrebbe potuto dimostrare il contrario, producendo documentazione da cui risulti, invece, la presenza del Prof. Bastone in servizio nel periodo sopra indicato, ovvero articolando una prova dichiarativa volta a riscontrare che il ricorrente, formalmente assente per malattia, si è ugualmente portato all’interno dell’Istituto Scolastico. In difetto di iniziative da parte dell’amministrazione, l’efficacia probatoria del documento non è, dunque, revocabile in dubbio».
Il giudice ha anche inviato gli atti alla procura e, adesso, per la ragazza che ha denunciato il professore potrebbe profilarsi un’indagine per falsa testimonianza.