Lo dichiara l'associazione che rappresenta le famiglie dei deceduti sulla cosiddetta "strada della morte": «È vergognoso, con quei 4 miliardi si potrebbero ricostruire almeno 200 chilometri di Statale 106»
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«Ponte sullo stretto? Stiamo disonorando la memoria di tutte le vittime della Statale 106». Dura critica da parte del direttivo dell’associazione “Basta vittime sulla strada Statale 106” che «accoglie con grande sgomento la scelta del Governo, apprezzata ed avallata anche dal Ministro delle Infrastrutture, da tutte le forze politiche di opposizione e dal presidente della Giunta regionale Jole Santelli, di investire ingenti risorse per la realizzazione di 3 chilometri di Ponte sullo Stretto».
«L’Associazione – si legge in una nota - intende ribadire ed evidenziare quanto già da sempre affermato: noi non siamo contrari alla realizzazione di questa infrastruttura ma siamo oltremodo contrariati dall’assurdità propinata sui media da diverse settimane secondo cui il Ponte sullo Stretto rappresenterebbe una priorità infrastrutturale per la Calabria».
«Alla ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli – scrive l’associazione - che ha dichiarato di aver “istituito una commissione per capire qual è lo strumento migliore per collegare la Sicilia alla Calabria su ferro, su strada e con una pista ciclabile” così come alla Governatrice della Regione Calabria Jole Santelli secondo cui la scelta del Governo di realizzare il Ponte sullo Stretto rappresenta “una grande vittoria” ricordiamo che sui 415 chilometri di famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, dal 1996 fino ad oggi abbiamo avuto oltre 10.500 sinistri; oltre 25.500 feriti ed almeno 750 vittime».
«Non serve alcuna “analisi costi-benefici” – aggiunge il direttivo - per capire un fatto ovvio: se i 4 miliardi di euro destinati alla realizzazione di 3 chilometri di Ponte sullo Stretto venissero utilizzati per l’ammodernamento della Statale 106, mediante la realizzazione di un tracciato ex novo in collina a 4 corsie con spartitraffico centrale, si potrebbero concretamente costruire almeno 200 chilometri di Nuova S.S.106».
«Occorre, inoltre, ricordare che sulla Statale 106 per i prossimi anni, sono previsti solo interventi di messa in sicurezza (ovvero: rotatorie, guardrail, ecc. ecc.), che di fatto renderanno sempre più lunghi i tempi di percorrenza di una strada che, per importanza, è la seconda arteria viaria della Calabria. Provocando, in questo modo, importanti disagi alle attività che producono ed ai cittadini tutti».
«Lo spieghino ai genitori di Grazia Cittadino deceduta a 6 anni, di Matteo Battaglia e Leonardo Gualandris deceduti a 12 anni, di Alessandro Luppino deceduto a 15 anni ed ai genitori di tutte le migliaia di vittime della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria che il Ponte sullo Stretto rappresenta per la Calabria una priorità infrastrutturale!».