Si tratta di una 47enne di Reggio, più volte arrestata per reati contro il patrimonio. In diversa attività, i carabinieri hanno fermato un 86enne: in casa aveva armi e munizioni
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Nei giorni scorsi, i carabinieri della compagnia di Taurianova sono stati impegnati su più fronti nella repressione dei reati predatori e in materia di armi nel territorio. In particolare, i carabinieri della stazione di Polistena, allertati dal personale di vigilanza, sono intervenuti in un noto supermercato della zona, poiché una donna rumena, poco prima, aveva tentato di asportatore oltre 30 confezioni e barattoli di dolciumi, occultandoli in borse e sacchetti, per un valore complessivo di diverse centinaia di euro. Non certo beni di prima necessità e, nonostante due rocamboleschi tentativi di fuga, la donna, poi identificata in Valentina Lucia Dobre, 47 enne, è stata bloccata e ristretta in camera di sicurezza. Dopo il giudizio di convalida, è stata nuovamente sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Reggio Calabria. La merce, subito recuperata, è stata immediatamente restituita.
Furto di dolci
La 47enne, residente a Reggio Calabria, più volte tratta in arresto e pluripregiudicata per reati contro il patrimonio, era già nota ai carabinieri della Stazione poiché sorpresa, pochi mesi fa, di analoga condotta sempre colpendo i supermercati di Polistena. In quella circostanza, insieme ad altre complici, tutte arrestate in flagranza dai carabinieri della Compagnia di Taurianova, aveva rubato oltre mille euro di generi alimentari. La presunta golosità della donna, asseritamente usata come giustificazione anche in questa occasione, non è certamente una motivazione credibile di queste azioni ed è sicuramente più probabile che questi continui e sistematici furti nei supermercati alimentino un florido “mercato nero” parallelo, con rischi connessi anche alla salubrità degli alimenti e quindi per la salute delle persone.
Armi in un casolare
In diversa attività, i carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova, insieme ai colleghi “Cacciatori” dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, hanno svolto una perquisizione in un terreno agricolo in zona rurale, dove si sospettava fossero nascoste armi. Una volta entrati all’interno di un casolare chiuso a chiave, infatti, i carabinieri si sono insospettiti da un anomalo “attaccapanni” che, una volta tolti i vestiti che lo ricoprivano, si è scoperto in realtà essere un fucile a doppietta Cal. 16, con matricola parzialmente abrasa. Il proprietario del terreno, Rocco De Marco, 86enne, già gravato da condanne, lì presente, ne riconosceva subito la proprietà, così come delle 16 cartucce cal. 16 rinvenute in alcuni vasi di plastica. Le operazioni di perquisizione sono state estese all’abitazione di residenza dell’uomo ove, in una rustica mansarda, nascosto tra i vestiti in una intercapedine, i carabinieri hanno trovato un altro fucile cal. 12 e altre 62 cartucce, il tutto illegalmente detenuto. Le due armi e le 78 cartucce sono state sequestrate e saranno trasmesse al Ris per le analisi tecniche e balistiche, anche al fine di verificare l’eventuale precedente utilizzo in eventi criminosi nel territorio. L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza per i reati di detenzione illegale di armi clandestine e di munizionamento e ricettazione, e ristretto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del giudizio di convalida.
I controlli
Nelle ultime settimane mirati servizi nei terreni agricoli e perquisizioni a soggetti di interesse operativo hanno portato a Taurianova al sequestro anche di altra arma da fuoco, una pistola cal. 6,35 con matricola abrasa, e 37 cartucce di vario calibro, nascoste in aperture di alcuni alberi, e a Molochio all’arresto in flagranza di un 68enne, trovato in possesso illegalmente di una pistola cal. 7,65 e di 72 munizioni, il tutto occultato nelle fessure di un casolare rurale. Dall’inizio della stagione venatoria, inoltre, i carabinieri sono costantemente impegnati in mirati servizi nelle aree di caccia, al fine di prevenire le rapine dei fucili ai cacciatori e controllare il regolare e ordinato svolgimento dell’attività venatoria.