Anche la Calabria coinvolta nell’operazione di perquisizione e sequestro di 48 negozi di “cannabis light” effettuata da parte del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Taranto, 39 di questi nella provincia di Taranto e gli altri 9 tra il territorio calabrese, la Campania, il Lazio e la Lombardia. Il provvedimento è stato firmato dal procuratore capo di Taranto, Carlo Maria Capristo, dal procuratore aggiunto, Maurizio Carbone e dal sostituto procuratore, Lucia Isceri.

 

L'operazione della Guardia di finanza ha preso il via dopo il sequestro preventivo di circa nove chili di derivati della canapa sativa, effettuato alla fine di ottobre, in un distributore automatico h24 nelle vicinanze di due scuole della città pugliese. I sequestri avevano interessato, oltre all'impresa tarantina titolare del distributore, anche le due società fornitrici della “cannabis light”, entrambe con sede a Taranto, attive nel commercio all'ingrosso di piante e fiori.

 

In quell'occasione, sei persone tra cui il titolare del distributore automatico e i responsabili delle società sono state denunciate all'autorità giudiziaria per il reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L'ipotesi accusatoria è stata avallata anche dal gip di Taranto e dal Riesame, che hanno confermato i provvedimenti di sequestro.