Dalla gioia per la scarcerazione allo sconforto per il nuovo arresto. Il boss Domenico Paviglianiti aveva appena assaporato l’idea di tornare completamente libero, nonostante le pesantissime contestazioni, ma la magistratura bolognese, la stessa che aveva accolto le tesi dei suoi difensori, ha fatto marcia indietro. Il motivo? Un differente ricalcolo, basato sulla circostanza che, fuori dalle garanzie previste dall’accordo di estradizione, vada considerata una condanna per partecipazione ad associazione a delinquere che nell’imputazione formale arrivava sino al 2001, nonostante Paviglianiti fosse in cella dal 1996. Questo residuo di pena, riferibile a condotte successive all’estradizione, porta ad un ricalcolo del cumulo delle pene, facendo schizzare la fine dell’espiazione al 2027. Morale della favola: Domenico Paviglianiti, appena scarcerato, è stato riarrestato oggi e portato in regime di 41 bis al carcere di Novara.

Come era emerso nella mattinata odierna, Paviglianiti, accusato di gravissimi reati, era stato scarcerato per la violazione degli accordi di estradizione fra Italia e Spagna.