FOTO-VIDEO | Angelo Lentini, genitore di Ernesto Federico, rompe il silenzio durante la fiaccolata organizzata per ricordare le vittime del tragico sinistro ed il ragazzo deceduto l'8 ottobre mentre giocava a calcetto: «Ognuno si metta una mano sulla coscienza»
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Il tam tam dei social ha radunato in pochi giorni centinaia di persone in Piazza Loreto a Cosenza, per una fiaccolata spontanea, promossa dall'Associazione Life. Una marcia silenziosa nel ricordo di Alessandro Algieri, Paolo Iantorno, Ernesto Federico Lentini, Mario Chiappetta, vittime lo scorso 5 ottobre, di un tragico incidente stradale lungo la Statale 107 nel territorio del comune di Rende, e per commemorare Salvatore Figliuzzi, deceduto improvvisamente la sera dell'8 ottobre mentre giocava a calcetto con gli amici.
Fiammelle di conforto e di speranza
Cinque giovanissimi sono volati in cielo, strappati alla vita e all'affetto di genitori, familiari e amici. All'improvviso. Cosenza si guarda indietro e a memoria d'uomo non ricorda episodi così drammaticamente traumatici. Il dolore ha pervaso l'intera comunità, stretta in un unico, forte abbraccio proteso verso queste madri e questi padri rimasti orfani dei loro amati figli. Dal sagrato della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Piazza Loreto, la marcia silenziosa ha percorso le strade cittadine fino a Cristo Re, per una Santa Messa concelebrata dal Padre Arcivescovo monsignor Francesco Nolè, con i parroci del capoluogo bruzio e della Diocesi.
Le parole dell'arcivescovo Nolè
Tra le autorità presenti, anche il sindaco Mario Occhiuto, il presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo, il dirigente della squadra volante Domenico Lanzaro, il comandante dei carabinieri di Cosenza Roberto Morrone. «Ogni goccia delle nostre lacrime sono raccolte dal Signore nel suo scrigno: non ci abbandona mai anche nei momenti in cui sembra che tutto crolli». Lo abbiamo intervistato
Appello alla responsabilità
A margine della fiaccolata anche Angelo Lentini, papà di Ernesto Federico, una delle vittime del tragico incidente stradale, ha deciso di rompere il silenzio: «Spero che la partecipazione al lutto sarà accompagnata da azioni conseguenti per evitare che succedano ancora tragedie così immani. Ancora non capiamo cosa sia successo realmente. Bisogna mettersi una mano sulla coscienza e rendersi conto che ognuno ha delle responsabilità». Ecco le sue parole