Per gli inquirenti avrebbe messo a disposizione i propri immobili a favore della cosca Farao-Marincola. Si sarebbe adoperato inoltre per l’elezione dei fratelli Nevio e Roberto alle amministrative
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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto l’appello cautelare avanzato dagli avvocati del foro del capoluogo Antonio Lomonaco e Giovani Zagarese così disponendo la scarcerazione di Mario Siciliani, noto imprenditore nell’area cirotana, rimasto coinvolto nell'operazione Stige e ritenuto dalla DDA di Catanzaro gravemente indiziato del delitto di partecipazione ad associazione mafiosa di stampo ‘ndranghetistico denominata Farao-Marincola, poiché si sarebbe colluso con i plenipotenziari della consorteria per determinare l’elezione dei fratelli Nevio e Roberto alle elezioni amministrative (in basso con i congiunti).
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Secondo le accuse Siciliani in concorso con i fratelli si rendeva, altresì, intestatario di beni immobili, anche attraverso l’impresa “Ionica Immobiliare Srl” con sede a Cirò Marina, mettendoli a disposizione della cosca mafiosa, sia per le necessità abitative dei partecipi, che per le loro attività imprenditoriali.
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