È in corso dalle prime ore di questa mattina, l'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Reggio Calabria, su richiesta di questa Procura distrettuale antimafia, nei confronti di 12 affiliati alla cosca Piromalli di Gioia Tauro, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, truffa ed altri reati aggravati dalle finalità mafiose.


L’intervento, che segue a meno di un mese il fermo di 33 persone organiche al sodalizio di Gioia Tauro emesso da questa Procura della Repubblica, ha previsto il contestuale sequestro preventivo di beni per un valore di circa 50 milioni di euro, tra cui il noto consorzio Copam di Varapodio costituito da oltre 40 aziende e cooperative agricole operanti nella piana di Gioia Tauro, nella Sicilia orientale e nel basso Lazio.


Le risultanze contenute nell’odierna ordinanza cautelare certificano ancora una volta le dinamiche associative e gli assetti mafiosi della cosca “Piromalli”, evidenziando il ruolo apicale dei fratelli Giuseppe Piromalli, cl. 45 detto “facciazza”,, attualmente detenuto presso il carcere de l’aquila, e Antonio, cl. 39 detto “ucatanisi”, in grado di orientare gli equilibri criminali dell’intero mandamento tirrenico e di condizionare il locale tessuto economico-imprenditoriale, con particolare riferimento ai settori agro-alimentare e turistico-ricettivo, grazie alla complicità di imprenditori contigui alla cosca.


Il ruolo di Giuseppe e Antonio Piromalli. In particolare, l’indagine ha accertato come Giuseppe Piromalli, benché da anni ristretto in regime detentivo speciale, attraverso i periodici colloqui con i familiari, e facendo leva su un'efficiente filiera comunicativa, fosse in grado di veicolare all’esterno ordini e messaggi, funzionali alla direzione degli affari del clan, controllati attraverso il figlio piromalli antonio, destinatario del provvedimento di fermo lo scorso 26 gennaio.


In tale contesto, altro ruolo carismatico in seno alla cosca è risultato quello dell’ultrasettantenne Antonio Piromalli, defilato sotto il profilo strettamente operativo, ma ancora molto influente nella pianificazione delle strategie criminali dell’organizzazione, soprattutto nel dirimere le controversie sorte tra gli affiliati, anche rispetto a problematiche non prettamente criminali. Inoltre, proprio a lui era devoluto il compito di rinsaldare i rapporti con la cosca Mole’, un tempo alleata, attraverso la figura di Michele Molè cl. 66, opportunamente coinvolto nella ripartizione dei proventi derivanti dagli affari criminali legati alla gestione del porto di Gioia Tauro.

 

L'influenza dei Piromalli nei settori agroalimentare e turistico. Le investigazioni, in particolare, hanno documentato il livello di infiltrazione dei Piromalli nel locale tessuto economico, con particolare riferimento al settore agro-alimentare e al settore turistico, grazie alla complicita’ di imprenditori collusi.

 

Il sequestro beni. Data esecuzione anche al sequestro preventivo emesso dal Gip calabrese, nei confronti delle seguenti società:

-      Il consorzio Copam di Varapodio, costituito da oltre 40 soci, aziende e cooperative agricole, che operano nella piana di gioia tauro, nella sicilia orientale e nel basso lazio,attivo nel commercio dei prodotti ortofrutticoli, ed in particolare nel settore agrumario dei kiwi e delle pesche, con un fatturato di oltre 20 milioni di euro;

-      La S.G.F. Fratelli Careri srl, con sede legale a Milano  e stabilimento a San Ferdinando, attiva nella produzione e nel commercio dell’olio di oliva.

 

Coinvolti:

-Domenico Careri, inteso “J.R.”, nato a Gioia Tauro (RC) il 9 febbraio 1962, residente a San Ferdinando (RC), OCC IN CARCERE

-Gioacchino Careri, nato a Gioia Tauro (RC) il 25 dicembre 1991, residente a San Ferdinando (RC), OCC IN CARCERE

-Nicola Francesco Comerci, nato a Nicotera (VV) l’11 dicembre 1947, residente a Gioia Tauro (RC), OCC IN CARCERE

-Teresa Cordì, nata a Reggio Calabria l’8 agosto 1974, residente a Pisticci (MT), OCC DOMICILIARI

-Cinzia Ferro, nata a Milano il 17 luglio 1973, ivi residente, OCC DOMICILIARI

-Vittorio Minniti, nato a nato a Gioia Tauro (RC) il  24 aprile 1988, ivi residente,

-Michele Molè, inteso “MICHELINO”, nato a Taurianova (RC) il 21 dicembre 1966, residente a Gioia Tauro (RC), OCC IN CARCERE

-Antonio Piromalli, inteso “’U CATANISI”, nato a Gioia Tauro (RC) il 4 dicembre 1939, ivi residente, OCC DOMICILIARI

-Rocco Scarpari, nato a Taurianova (RC) il 10 febbraio 1969, residente a Varapodio (RC) OCC IN CARCERE

-Annunziata Sciacca, il 7.7.1968 a Vibo Valentia, residente a Gioia Tauro, OCC IN CARCERE

 

Già detenuti:

Giuseppe Piromalli, nato a Gioia Tauro il 04/01/1945 - Casa circondariale -L'AQUILA (AQ): OCC IN CARCERE

Giuseppe Antonio Trimboli, nato a Oppido Mamertina (RC) il 09/08/ 1961 – Casa circondariale Palmi: OCC IN CARCERE.

 

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