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L'operazione, denominata Hydra, vede indagate diciassette persone, tra cui l'ex capogruppo dell'Italia dei valori alla regione Lazio, Vincenzo Maruccio, a cui vengono contestati i reati di usura, abusiva attività finanziaria, intestazione fittizia di beni, riciclaggio di denaro di provenienza illecita, aggravati dalle modalità mafiose. Per gli inquirenti, gli indagati avrebbero lavorato per la cosca di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi, in provincia di Vibo Valentia.
Venti le perquisizioni a Roma, Bergamo, Catanzaro e Vibo Valentia. Ma sequestri sono stati eseguiti anche in Svizzera e negli Stati Uniti.
Disposto il fermo in carcere per Ferruccio Bevilacqua, 67 anni, e per suo figlio Renato, 44anni. Ai domiciliari l'altro figlio, Alessandro, 41anni, Salvatore Scirè Cirneco, 49 anni di Catania, Alfredo Bardogna, 50 anni di Bergamo, e Simone Morano, 30 anni di Tropea.
Indagati: Vincenza Cunsolo, 34 anni, di Pizzo; Giusy Greco, 31 anni di Pizzo; Domenico Prestinenzi, 53 anni, di Vibo; Salvatore Tulosai, 56 anni, di Vibo Marina, GIovanni Mammola, 48 anni, di Roma; Stefano Giglioni, 54 anni, di Villa d'Almé (Bg); Rocco Anello, 65 anni, di Curinga; Maria Concetta Servello; 65 anni, di Maierato; Laura Matteocci, 49 anni, di Roma, Donata Baruffi, 47 anni, di Napoli e Vincenzo Maruccio, 37 anni di Maierato.
Sequestrati bar, ristoranti, pescherie, attività di commercio di orologi, tutti nella zona di Piazza Bologna- Tutte iniziative imprenditoriali dei Bevilacqua nella Capitale gestite attraverso una fitta rete di prestanome. Tra i locali in mano agli arrestati anche il noto "M'addubbai" di Via Livorno. Cautelate anche 3 società di diritto svizzero, operanti nel settore immobiliare e del commercio in genere, nonché 3 lussuose ville site a Miami Beach (Florida-Usa).
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