Reggio Calabria - Beni mobili ed immobili, attività commerciali ed imprese attive nel settore dell’edilizia e della distribuzione alimentare. Tra queste anche un’azienda che stava per lanciare sul mercato una nuova marca di caffè, il Caffè Lavilla. E’ il patrimonio di circa dieci milioni di euro che i finanzieri di Reggio Calabria hanno sequestrato  nell’ambito di un’operazione, non a caso, denominata Coffee Break. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Reggio Calabria su richiesta dalla Direzione distrettuale antimafia. I sigilli sono stati applicati all’ingente patrimonio mobiliare, immobiliare e societario riconducibile a dei noti imprenditori reggini, i Lavilla, che per gli inquirenti sarebbero legati a doppio filo ai Tegano, la potente cosca attiva nella zona nord di Reggio Calabria e, in particolare, nel quartiere Archi. A rafforzare le tesi investigative le numerose dichiarazioni fornite dai collaboratori di giustizia che, in pratica, hanno indicato i Lavilla come prestanome della temibile cosca reggina. Un legame dettato da motivi di ordine economico, ma anche da vincoli familiari. Antonio Lavilla risulta infatti sposato con Saveria Tegano, figlia del boss Giovanni Tegano. Da qui e attraverso un’accurata rielaborazione le fiamme gialle hanno passato al setaccio l’intero patrimonio. Un patrimonio che per gli investigatori sarebbe stato illecitamente accumulato.