C'è anche il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani (Forza Italia) tra gli arrestati nella maxi operazione "Aemilia" contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Dda di Bologna ed eseguita dai carabinieri di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza. I carabinieri lo hanno prelevato dalla sua abitazione di Arceto di Scandiano, paese vicino Reggio Emilia.

Tra i numerosi indagati figura anche Domenico Mesiano, autista dell'ex questore di Reggio Emilia Domenico Savi e trasferito ormai da circa un anno: per lui l'accusa è di associazione mafiosa e minacce a una giornalista del Resto del Carlino.

Nei guai per concorso esterno anche l'ex presidente del Consiglio provinciale di Parma Giovanni Paolo Bernini: avrebbe aiutato le cosche a ottenere appalti.

 

Ci sono anche importanti imprenditori del settore edile coinvolti nell'indagine Aemilia fra cui Giuseppe Iaquinta, padre del calciatore Vincenzo, campione del mondo, arrestato nel reggiano e Augusto Bianchini, l'imprenditore della Bassa modenese che ha partecipato agli appalti per la ricostruzione post terremoto in Emilia oltre a un tecnico del Comune di Finale Emilia.

 

Tra le persone finite in manette figurano diversi imprenditori calabresi, alcuni già noti alle forze dell’ordine, tra cui Nicolino Sarcone, considerato anche da indagini precedenti il reggente della cosca su Reggio Emilia. Sarcone, già condannato in primo grado per associazione mafiosa, è stato recentemente destinatario di una misura di prevenzione patrimoniale che gli aveva bloccato beni per 5 milioni di euro.

 

Leggi anche: 

Ndrangheta: maxi operazione, 160 arresti in tutta Italia. Colpo al clan Grande Aracri

Nicolino Grande Aracri, boss di Reggio Emilia